Guida storica all’enigma di Rennes-le-Château

Il memoriale (1910)

Nel suo memoriale Bérenger Saunière ricostruisce in dettaglio i lavori degli ultimi anni:

Ho edificato e ammobiliato, da qualche anno a questa parte, a Rennes-le-Château dove mi trovo attualmente in pensione una piccola e molto confortevole abitazione che inizialmente avevo progettato per me, desiderando trascorrere i miei ultimi giorni presso la mia vecchia parrocchia, e in seguito per sostituire il presbiterio che abitavo, essendo anch’esso, come tutti gli altri, minacciato di sequestro da parte del governo; infine pensavo che avrei voluto offrire questa casa – una volta terminata – a Monsignor il Vescovo di Carcassonne, insieme a tutte le sue dépendance, da usare come casa di ritiro per sacerdoti anziani e malati, luogo dove non sarebbe mancato nulla a questi poveri vecchi: una cappella per la messa, una biblioteca, una sala per le letture, vari giardini, terrazze, una veranda, bei paesaggi, ecc. Sì, ripeto che non sarebbe mancato veramente nulla a costoro, neppure un posto appositamente riservato nel cimitero per accoglierli dopo la morte… Ho edificato tutte queste diverse costruzioni che ho innalzato con i miei redditi, con i miei guadagni e con i miei risparmi, ma l’autorità ecclesiastica insinua, sospetta e sembra accusarmi di averli innalzati non grazie alle donazioni ricevute e ai miei risparmi ma tramite onorari di messe mai celebrate con le quali mi sarei arricchito.

Il sacerdote è giunto al punto: l’accusa da parte del Vescovo è precisa, e riguarda proprio l’illegale arricchimento tramite la vendita di messe mai celebrate; il memoriale prosegue con un sarcastico stupore:

Occorre essere pazzi per pensare ad una cosa del genere. Ma come? Dove avrei potuto guadagnare con la vendita di messe i 140/150 mila franchi necessari per pagare tutti questi lavori, e da questa cifra ho escluso i lavori di scavo e manodopera, ecc. che ho fatto personalmente. Bisogna proprio essere folli per pensarlo.

L’origine del denaro è così spiegata da Saunière:

Ho messo a posto la mia chiesa; l’ho ornata, ammobiliata, decorata. Ho riparato il presbiterio, costruito la mia casa e le sue dépendance; l’ho ammobiliata non con i soldi provenienti dalla vendita delle messe non celebrate, bensì con i miei risparmi di 30 anni di ministero, con le offerte, le elemosine, con le donazioni fatte da persone i cui nomi – a parte qualche eccezione – non possono essere fatti. Divulgare questi nomi significherebbe mettere discordia in alcune famiglie, provocare disordini in altre. Alcune signore mi hanno fatto donazioni di nascosto dai mariti o dai loro figli, altre anziane l’hanno fatto di nascosto dai loro eredi, ecc. Non solo non sono autorizzato a fare quei nomi: addirittura la cosa mi è formalmente vietata. Sarebbe imperdonabile se violassi questo divieto. […] Vi basti sapere che il denaro che mi è stato donato da queste persone mi è stato affidato senza condizioni e a titolo personale. Ero libero, di conseguenza, di farne l’uso che volevo e di spenderlo come intendevo.

La tecnica è chiara: essendo tenuto a mantenere segreti i nomi dei donatori, Saunière ha un’ottima scappatoia per evitare di descrivere in dettaglio l’origine di ognuna delle somme percepite nel corso degli anni. In ogni caso il sacerdote afferma di essere impossibilitato a fornire alcun documento riassuntivo sulle spese sostenute:

Non possiedo alcun registro dei conti e delle spese, alcuna nota sui lavori effettuati, alcuna pezza giustificativa se non qualche sporadica ricevuta che però non sarebbe di alcuna utilità. Quanto al registro su cui registravo le messe all’inizio del mio ministero, avevo in effetti un piccolo quaderno che distrussi e bruciai una volta terminato e da allora non mi sono servito di altro che di un foglietto volante custodito di volta in volta tra gli appunti personali. Ogni volta che il foglietto era pieno, me ne liberavo per rimpiazzarlo con un altro.

Saunière fornisce comunque una lista di sacerdoti cui avrebbe trasferito gli onorari delle messe quando non era in grado di celebrarle:

Quanto agli onorari delle messe che ho avuto tra le mani, sia ricevuti dalla diocesi sia da fuori, dopo aver celebrato tutte quelle che potevo celebrare durante l’anno in corso, le facevo celebrare ad alcuni confratelli e sacerdoti che invece non avevano raggiunto il numero e così facendo mi uniformavo ad un modo di fare diffuso ovunque. Di queste messe ancora da celebrare, ne ho affidate a mio fratello quando risiedeva a Montazels – a don Tisseyre, vecchio parroco di Serres e al suo predecessore don Straband – a don Gabelle vecchio curato d’Arques – a don Cassignac vecchio parroco di Bécède in pensione a Limoux – a don Raynaud vecchio parroco di Fa, e ad altri provenienti dalla diocesi o da diocesi vicine e di cui non ricordo i nomi. Ne ho affidate alcune anche al padre lazarista Ferrafiat di Notre Dame de Marceille perché a sua volta le distribuisse ai sacerdoti di cui era direttore. Spesso ne ho donate, e ho continuato a donarne sino a poco tempo fa, a tre religiosi esiliati in spagna: don Angelot, Dogat e Crabier, che mi visitavano ogni anno, la loro ultima visita risale al mese di aprile [1910].

Il "dettaglio" che il sacerdote omette è il fatto che tutti i religiosi citati sono morti e non possono in alcun modo confermare o smentire la sua testimonianza.

Il memoriale si chiude con un elenco di entrate per un ammontare di 71.600 franchi:

Lista di alcune persone che mi hanno donato denaro causali dei fondi utilizzati per vari lavori, con le corrispondenti somme di denaro.

Risparmi di 30 anni di ministero15.000
Dalla signora de Beauxcheste10.000
2 operai cappellieri per 20 anni40.000
Ereditato Dalla casa paterna1.800
Parrocchia di Coursan1.400
Sig.ra Labatut500
Fabbriceria di Rennes500
Colletta in parrocchia300
Da diverse famiglie per il tramite di mio fratello600
Dalla sig.ra Lieuzère di Bizanet400
Da R.p. Chartreux in due volte400
Da Monsignor Billard in due volte300
Da mio padre200
Da mia zia200
71.600

E’ inutile chiedermi altri nomi di persone che non mi hanno autorizzato di divulgarli. Se nel seguito, come ho già detto a Monsignore, potrò fare dei nomi, non mancherò di riferirli.1

Sarà interessante confrontare questo primo resoconto parziale con uno più completo che fornirà in seguito, per un ammontare di 193.150 franchi.

1. L’intero memoriale qui citato è riprodotto in Claire Corbu, Antoine Captier, L’héritage de l’Abbé Saunière, Bélisane, Nizza 1995, pp. 193-200.

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19. L’ampliamento della chiesa di Santa Maria e la nuova dedica

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21. L’unione con i d’Hautpoul e le guerre di religione

22. La cripta dei Signori d’Hautpoul

23. Il testamento "da leggere"

24. La morte di Marie de Négre e la fuga di Antoine Bigou

25. I restauri più urgenti e le due ispezioni

26. La nascita di Saunière e la visita di De la Bouillerie

27. Il "Secondo Impero" e la visita di Monsignor Leuillieux

28. La nuova sacrestia (1881-1883)

29. L’ispezione del Vicario Generale

30. L’arrivo di Saunière a Rennes-le-Château (1885)

31. Le elezioni legislative e l’esilio a Narbonne (1885-1886)

32. Il dono della contessa di Chambord (1886)

33. La ripavimentazione (1887)

34. La sostituzione delle vetrate (1887)

35. Il nuovo altare e il bassorilievo della Maddalena (1887)

36. Il primo ritrovamento (1887)

37. La Dalle des Chevaliers e il secondo altare (1887)

38. Il gruzzolo sotto l’altare della Vergine (1887)

39. Gli ultimi lavori prima della visita vescovile (1887)

40. La visita di monsignor Billard (1889)

41. La vecchia zia e la famiglia Dénarnaud (1889)

42. Il servizio ad Antugnac (1890)

43. Lo stratagemma degli scavi (1891)

44. La Madonna di Lourdes (1891)

45. Il pellegrinaggio a Puivert (1891)

46. La scoperta del sepolcro (1891)

47. Il secret di Saunière e il secret di Cros

48. La morte di Boulanger e i primi lavori nel cimitero (1891)

49. Il nuovo pulpito (1891)

50. Il bassorilievo all’ingresso della chiesa (1891)

51. La grotta di Lourdes (1891-1892)

52. Gli screzi con Alexandrine Marre Dénarnaud (1892)

53. I viaggi e le lettere prefirmate (1892)

54. La vendita delle messe (1892)

55. Il confessionale e la leggenda di Ignace Paris (1893)

56. L’inizio del traffico di messe (1893-1894)

57. I lavori nel giardino (1894)

58. I lavori nel cimitero (1895)

59. L’incendio nel giorno della Festa Nazionale (1895)

60. La contabilità del gennaio 1896

61. I lavori nel presbiterio (1896)

62. Il contratto con Giscard di Toulouse (1896)

63. I lavori nella chiesa e sulla piazzetta (1897)

64. Le decorazioni della chiesa (1897)

65. Il bassorilievo "Venez tous à moi" (1897)

66. Il demone e l’acquasantiera (1897)

67. La Via Crucis (1897)

68. Il fonte battesimale (1897)

69. Le statue e il GRAAL (1897)

70. La visita del vescovo Billard (1897)

71. Il calvario (1897)

72. La stanzetta segreta (1897)

73. Gli ultimi acquisti (1897-1898)

74. Un resoconto delle spese (1885-1898)

75. I conflitti con la famiglia (1897)

76. I viaggi a Lione e i presunti interessi per la fotografia (1897)

77. Il Personnat rifiutato (1899)

78. La concessione perpetua nel cimitero (1900)

79. Il grande progetto di Saunière

80. I lavori di costruzione (1899-1906)

81. La Tour Magdala

82. Villa Bethania

83. Il gruppo di lavoro

84. Un resoconto delle spese

85. I richiami di monsignor Billard (1901)

86. L’andamento economico

87. I richiami di monsignor Beuvain de Beauséjour (1903-1904)

88. La morte di Alfred Saunière (1905)

89. La legge di separazione tra Stato e Chiesa (1905)

90. La prima visita della S.E.S.A. (1905)

91. La lettera di Mathilde (1906)

92. Il primo testamento (1906)

93. Altri lavori di decorazione (1906-1908)

94. La seconda visita della S.E.S.A. (1908)

95. Il trasferimento a Coustouge e le dimissioni (1909)

96. La prima convocazione dal Vescovo (1909)

97. La nomina di don Marty e la violazione del divieto (1909)

98. Le due citazioni in tribunale (1910)

99. La condanna in contumacia e l’annullamento (1910)

100. Il questionario (1910)

101. Il memoriale (1910)

102. Il testo di difesa (1910)

103. La condanna (1910)

104. I tentativi di ricorso (1910-1911)

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