Accade a Rennes-le-Château

Martedì 16 agosto 2011 by Mariano Tomatis


Nel corso del 2011, il flusso di turisti verso Rennes-le-Château si è notevolmente intensificato: merito (o colpa) della pubblicazione della notizia del ritrovamento di una grotta legata all'enigma storico di Bérenger Saunière. I giornali continuano a parlarne: l'Indépendant di oggi pubblica un'intervista ad André Galaup (a destra) il cui titolo non lascia spazio ai dubbi. "Non c'è alcun tesoro a Rennes-le-Château".

Il numero di automobili, camper e pullman che tentano l'accesso alla collina di Rennes è stato regolamentato da un'ordinanza comunale che vieta il traffico dalle 9 alle 19. I mezzi devono essere lasciati nei parcheggi a circa un chilometro di distanza dal paese, e un trenino turistico accompagna i visitatori al costo di 1 euro e 80 centesimi (andata e ritorno). Durante il breve tragitto l'autista - alla guida di una improbabile locomotiva che imita la prima carrozza di un TGV - racconta la storia del tesoro del curato, facendosi sentire da tutti i passeggeri tramite un rudimentale amplificatore.


Il trenino che conduce in paese (Agosto 2011)

Una volta in paese, ci si accorge subito che il comune ha investito qualche somma di denaro per la sistemazione degli spazi. I giardini del domaine sono stati completamente ripuliti, ed è stato ricreato il disegno geometrico originario delle aiuole e dei sentieri di ghiaia; molti alberi sono stati abbattuti, e l'impressione complessiva è di grande ordine. La camminata semicircolare è ora visibile in tutta la sua interezza con un solo colpo d'occhio, e i lavori hanno restituito all'area l'aspetto che avevano all'epoca di Bérenger Saunière - così com'è ancora possibile vederlo sulle vecchie cartoline.


Giardini dell domaine (Agosto 2011)

Grande cura è stata riservata anche al bassorilievo che sovrasta l'ingresso della chiesa: le scritte sono state interamente ripassate con un pennello nero, in assoluto rispetto delle linee originali. Anche le scritte incise sono state rese più leggibili tramite lo stesso sistema.


Frontone della chiesa (Agosto 2011)

All'interno del museo, l'ormai rovinata copia della stele della marchesa Marie De Négre è stata sostituita con una nuova, molto più grande e incisa direttamente nella pietra. Il reperto, ora davvero monumentale, è impressionante e di grandissima accuratezza.


Copia della lapide della marchesa Marie de Négre d'Ables

Al piano superiore, la sala dedicata alla vita di Bérenger Saunière è stata completamente oscurata, e solo una serie di faretti consente la lettura dei pannelli espositivi. La poca luce residua rende un po' difficoltosa la visione delle riproduzioni di fotografie d'epoca.

Nella stanza finale, dedicata all'evoluzione della leggenda nel corso del XX secolo, da qualche tempo è ospitato il gigantesco plastico in legno realizzato negli anni Ottanta da Alain Feral, prestato al museo dal suo attuale proprietario, Philippe Marlin. Si tratta di una sofisticata riproduzione del domaine di Saunière che in passato poteva essere movimentata attraverso un complesso sistema di pulegge che "aprivano" i vari ambienti, mostrandone l'interno e mettendone in luce l'interazione geometrica.


Il plastico di Alain Feral

Uno schermo televisivo, recentemente installato, presenta ai visitatori il trailer del documentario esclusivo realizzato grazie al contributo del comune, in vendita presso la boutique del museo stesso. Vi appaiono le testimonianze di Antoine Captier e sua moglie Claire Corbu, di Henry Lincoln, dell'attuale sindaco e di alcuni tra i più noti cercatori, come Jean Brunelin.

Presso il ristorante Le Jardin de Marie, il pianista inglese David Bailey intrattiene i commensali: sulla brochure che lascia su tutti i tavoli, spiega di essersi esibito per la corte inglese e di possedere una dote particolare; è in grado di "sentire" l'energia delle persone e di dedicare loro una improvvisazione musicale speciale, del tutto ritagliata su di loro. Invita tutti, dunque, a raggiungerlo al pianoforte e a chiedergli un pezzo personalizzato.

Giù a valle, a Rennes-les-Bains, verso le 20 la via centrale è occupata da un gruppo di persone accalcate su alcune panchine; si tratta di anziani parigini, in paese per le cure termali, seduti di fronte a un minuscolo tavolo da campeggio coperto da una sgargiante tovaglia rossa. Dietro il tavolo si sta esibendo "Slide le magicien", al secolo Michel Estragues. Quattordicenne di Rennes-les-Bains, il giovanissimo prestigiatore si esibisce per i passanti con carte da gioco, bussolotti e fazzoletti colorati. Si tratta di uno show improvvisato, i cui effetti magici vengono anche più volte ripetuti per chi è appena arrivato. Offre a tutti la sua colorata brochure, dove - sorridentissimo - mostra il secondo premio vinto al festival della magia di Lavernhe.


Slide (Michel Estragues)

Tutti gli lasciano una piccola mancia, perché è irresistibilmente simpatico. Se passate di qui, chiedete di lui: vi farà scegliere una carta e la ritroverà nei modi più impensati. Quando ormai è calata la notte, il padre corre in casa a recuperare una lampadina di emergenza e una chilometrica prolunga, con cui illuminare l'improvvisato palco. Sono ormai le 22 quando lo spettacolo si chiude, e mi siedo accanto a lui per scambiare qualche "idea magica".

Fortunatamente la piazza principale del paese è ancora animata a quell'ora: c'è spazio per una pizza, in compagnia di Keith. Distinto signore inglese, fine mente logico-matematica, negli anni Ottanta faceva con carta e penna quello che oggi io faccio con le mappe di Google: calcolava gli allineamenti proposti da Henry Lincoln per verificarne la bontà. Scuote la testa.

blog comments powered by Disqus

Posted in blog |

« Visita guidata al domaine di Mariano Tomatis

La prima audioguida turistica di Rennes-le-Château »