News dal gruppo di studio e documentazione

Rennes-le-Château al Valico Festival di Roma

News pubblicata il 21 febbraio 2020

Sabato 22 febbraio 2020 alle ore 17 Mariano Tomatis prende parte al Valico Festival di Roma, presentando il libro di Gérard de Sède Il tesoro maledetto di Rennes-le-Château (1967, ed. it. 2019). Curato da Ivan Alemanno, il festival si tiene nel weekend del 22 e 23 febbraio presso la Città dell’altra economia in largo Dino Frisullo a Testaccio (Roma), all’interno del Campo Boario dell’ex Mattatoio. I biglietti per l’evento possono essere acquistati presso il sito del Festival.

Alle 19 di sabato Francesco Busani chiude la prima giornata con il suo spettacolo di mentalismo. Per conoscere tutti gli altri appuntamenti, vedi il programma del Festival.

Questa è la presentazione dell’intervento di Mariano Tomatis:

Alla fine dell’Ottocento, Rennes-le-Château fu teatro di una delle scoperte più favolose che si possano immaginare. Quale segreto nascondeva Bérenger Saunière, il sacerdote che, in quegli anni, spese più di un miliardo e mezzo di vecchi franchi? Tra dipinti in codice, messaggi segreti, manoscritti a chiave, simboli su pietra, tombe enigmatiche, grotte abbandonate e pseudobiblia, la storia del tesoro di Rennes-le-Château non è solo oggetto di studi esoterici e archeologici, ma prima di tutto una grande avventura editoriale, dove la letteratura fantastica e la cronaca si compenetrano in modi spiazzanti. Certo non per caso, la storia di Saunière ha ispirato due tra i più importanti romanzi esoterici del XX secolo: Il pendolo di Foucault di Umberto Eco (1988) e Il codice Da Vinci di Dan Brown (2005). Mariano Tomatis, curatore dal 2009 del museo di Rennes-le-Château, offrirà un’ampia panoramica su uno degli enigmi più affascinanti della storia occulta europea in un incontro che sarà anche l’occasione per presentare la prima (e più suggestiva) guida all’enigma storico di Rennes-le-Château che sia mai stata scritta: Il tesoro maledetto di Rennes-le-Château (1967) dello scrittore surrealista Gérard de Sède, appena pubblicato in italiano nella traduzione di Roberto Gramolini.

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