Indagini su Rennes-le-Château. Rivista di studi

Indagini su Rennes-le-Château n. 3 (2006)

Mariano Tomatis
Editoriale
La poesia nascosta di Rennes-le-Château (p. 101)

Mariano Tomatis
Sulle tracce di Milo Temesvar
Gli scacchi nella mitologia di Rennes-le-Château (pp. 103-112)

Abstract: Esistono svariati collegamenti tra il gioco degli scacchi e la mitologia di Rennes-le-Château. Sono stati oggetto di svariate interpretazioni simboliche la pavimentazione della chiesa a piastrelle bianche e nere alternate su cui si scontrerebbero Gesù e un demone - da alcuni ritenuta un simbolo massonico - e la piastrellatura del primo piano della Tour Magdala, che costituisce un casellario di 64 riquadri. La disposizione della stessa Tour e della serra ricordano la posizione delle due torri degli scacchi, disposte agli angoli di una scacchiera immaginaria. Il celebre problema scacchistico del Salto del Cavallo ha altresì ispirato il creatore di una delle due pergamene cifrate, che l’ha utilizzato per celare un messaggio: l’autore sospettato dell’opera è Philippe De Chérisey, che per primo lo rivelò nel suo romanzo Circuit (1971).

Diego Cuoghi
Gli anacronismi del Sang Real
Appunti sulla presunta denominazione della discendenza cristica (pp. 113-115)

Abstract: L’ipotesi secondo cui “San Graal” sarebbe una errata trascrizione di Sang Real e farebbe riferimento alla dinastia di Gesù Cristo e Maria Maddalena non prende in considerazione il fatto che il termine “Graal” nei primi romanzi che ne hanno parlato nel XII secolo non è stato associato né a Gesù né al sangue, né è stato definito in alcun modo “Santo”. Sarà soltanto Robert de Boron a “cristianizzare” una parola che definiva originariamente un oggetto di uso comune (Chrétien de Troyes parla infatti di “un graal”) e più tardi una pietra preziosa caduta dal cielo (in Wolfram Von Eschenbach). E’ dunque del tutto anacronistica l’ipotesi secondo cui “San Graal”, termine assente dalla tradizione letteraria fino all’evo moderno, farebbe riferimento ad una dinastia che affonda le sue radici nel I secolo d.C.

William Bruno
Il Codice da Vinci sul grande schermo
Una recensione della trasposizione cinematografica di Ron Howard (pp. 116-119)

Abstract: La trasposizione cinematografica del romanzo di Dan Brown Il Codice Da Vinci non ha convinto i critici: nel tentativo di esaurire tutti i temi introdotti nel libro, il film è costretto a lunghe e pedanti descrizioni didascaliche che lo appesantiscono e ne rendono difficile la lettura per chi non ne conosce il romanzo d’origine. Tra gli elementi più riusciti si possono citare il Silas interpretato da Paul Bettany, il Leigh Teabing di Ian McKellen, le location e la colonna sonora.


Dati gli evidenti sforzi da parte del regista di correggere alcuni errori del romanzo, nell’ottica di una trasposizione a tutti i costi politically correct, e il risultato complessivo, ben lontano dai toni virulentemente anticattolici temuti da parte di alcuni esponenti della Chiesa, paiono particolarmente grotteschi i tentativi di boicottarne la visione.

Alessandro Lorenzoni
Le follie del Conte di Gabalis
Un’esegesi critica della celebre opera di Henry de Montfaucon (pp. 120-137)

Abstract: Il Conte di Gabalis è un’opera scritta da don Henry de Montfaucon e ritenuta da alcuni studiosi il compendio dei segreti dei Rosacroce nonché un grimorio per l’evocazione demoniaco, forse utilizzato da Bérenger Saunière durante presunti rituali magici. E’ sufficiente una sua lettura per smentire queste ipotesi: si tratta, infatti, di un romanzo scritto per prendersi gioco dell’esoterismo dell’epoca, in particolare dell’alchimia e di Paracelso. I suoi dialoghi, ricchi di sarcastica ironia, sono stati fraintesi da alcuni autori che hanno ritenuto trattarsi invece di un’autentica opera esoterica. La vicinanza geografica di Rennes-le-Château a Bouriège-Aude, luogo che diede i natali a Montfaucon, ha ulteriormente fornito motivi di sospetto agli esegeti più “creativi”, che rifiutano l’ovvia interpretazione parodistica delle pagine del sacerdote francese.

Nicolas Beaucéan
Nel paese della Regina Bianca
Traduzione di Roberto Gramolini (pp. 138-141)

Louis Chyren
Il favoloso tesoro del Razès
Traduzione di Domenico Migliaccio (pp. 142-149)

Domenico Migliaccio
Il mito muta il mito - L’écriture D.M. (pp. 150-152)

Lucia Zemiti
Les Contes de Mammaoca - III (pp. 153-155)

Marie Christine Lignon
Enquetes sur Rennes-le-Château 3 (p. 156)


Il numero 3 di Indagini su Rennes-le-Château è uscito nel mese di agosto 2006.

La rivista aperiodica Indagini su Rennes-le-Château è stata pubblicata da Mariano Tomatis dal 2006 al 2008. Alla stesura delle sue 1300 pagine complessive hanno collaborato decine di autori, italiani e stranieri, dando vita al più grande archivio documentario sull’enigma di Rennes-le-Château mai realizzato. Il materiale include le traduzioni italiane di innumerevoli documenti fondamentali, centinaia di articoli di indagine storica e archeologica, analisi artistiche e simboliche, ipotesi di lavoro utili per l’approfondimento delle vicende occorse nel paesino francese, notizie d’attualità e le più disparate curiosità.
Dal 17 gennaio 2014, i numeri dall’1 al 24 sono liberamente disponibili su
archive.org ma chi volesse acquistarne l’edizione cartacea — rilegata in un’elegante edizione in due volumi — può contattare il curatore Mariano Tomatis.

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