Guida storica all’enigma di Rennes-le-Château

I tentativi di ricorso (1910-1911)

Date le sue conoscenze in Vaticano, il dottor Huguet sceglie una strategia difensiva alternativa: invece di ricorrere in appello, l’avvocato suggerisce a Saunière di ignorare i termini fissati dal tribunale di Carcassonne; nel frattempo, contatterà la Santa Congregazione del Concilio di Roma per ottenere l’annullamento della condanna.

Forse Saunière non è del tutto convinto che questa manovra "laterale" giocherà a suo favore; il termine per la presentazione del ricorso passa, e solo tre giorni dopo, il 30 novembre 1910, spedisce una lettera in cui ricorre in appello. Ma è troppo tardi: il 28 novembre la sentenza aveva assunto carattere definitivo ed esecutivo. Il 5 dicembre il settimanale locale La Semaine Religieuse de Carcassonne annuncia ai fedeli che Saunière è stato privato delle funzioni sacerdotali e non potrà più celebrare la messa1.

L’11 dicembre, sul numero 13 della rivista locale Le veillès des Chaumières, compare un annuncio a firma di Saunière in cui viene pubblicizzata la vendita di messe ad 1 franco. Il sacerdote negherà sempre di aver inviato lui alla rivista tale annuncio – ed in effetti l’operazione ha tutta l’aria di una manovra diffamazione ai danni di Saunière, che difficilmente si sarebbe esposto di sua spontanea volontà in modo così maldestro.

Il 17 dicembre, data entro cui avrebbe dovuto fornire tutta la documentazione relativa alla sua contabilità, il sacerdote spedisce una lettera a Roma alla Santa Congregazione del Concilio, ignorando esplicitamente la richiesta vescovile.

Il 30 dicembre il tribunale invia a Saunière una prima ammonizione2, annunciandogli il rifiuto del ricorso perché la richiesta è partita in ritardo rispetto ai tempi fissati. Il sacerdote è invitato a presentarsi in Tribunale il 9 gennaio 1911 alle ore 14 per presentare la documentazione relativa ai conti e ricevere ulteriori istruzioni, pena una sanzione disciplinare.

Mentre il dottor Huguet discute la vicenda a Roma, Saunière presenta una seconda richiesta di ricorso il 3 gennaio 1911, che però viene nuovamente respinta due giorni dopo, il 5 gennaio, con una seconda ammonizione3 in cui il Vicario Generale conferma il rifiuto espresso nella prima ammonizione del 30 dicembre. Nella lettera viene concessa al sacerdote una proroga di quindici giorni per poter raccogliere tutta la documentazione richiesta: il nuovo termine viene dunque fissato al 24 gennaio.

Il 19 gennaio Saunière avanza un’ulteriore richiesta di ricorso. Una terza ammonizione4, dai toni più duri, viene spedita dal Vicario Generale il 18 febbraio 1911: da Roma era arrivata a Carcassonne una nota in cui si riferivano le richieste inviate dal dottor Huguet per reintegrare Saunière nelle sue funzioni sacerdotali.

Il Vicario forse fraintende la nota, credendo erroneamente che il sacerdote intenda tornare ad essere il parroco di Rennes-le-Château, e si lamenta così:

Non ha luogo un appello contro la sentenza pronunciata, poiché la lettera inviata a Roma non comporta un appello contro la sentenza della Corte, ma è soltanto un ricorso per farsi reintegrare nella parrocchia di Rennes-le-Château alla quale il signor Bérenger Saunière ha rinunciato da molto tempo presentando dimissioni scritte; nella sua lettera di ricorso il signor B. Saunière fa menzione del processo del 5 novembre 1910 non per ricorrere in appello contro la sentenza, ma per emettere delle asserzioni false, dicendo che questo processo è terminato con un proscioglimento e con un non luogo a procedere, pur sapendo che invece si tratta di una vera e propria condanna.

Ancora una volta conferma la sentenza del 5 novembre 1910 e proroga al 2 marzo 1911 il termine per la presentazione della documentazione e al 20 marzo quello per la consegna del certificato che attesti la frequentazione, da parte di Saunière, di 10 giorni di esercizi spirituali.

Nel frattempo il vescovo viene informato dell’annuncio comparso a dicembre su Le veillès des Chaumières; il 1° febbraio 1911 affida alle pagine de La Semaine Religieuse de Carcassonne5 una comunicazione ufficiale in cui scrive tra l’altro:

L’autorità diocesana di Carcassonne sente il dovere di informare i fedeli della diocesi, e per quanto possibile quelli delle altre diocesi:
1° che don Saunière, vecchio parroco di Rennes-le-Château, non ha alcun diritto di domandare all’interno della diocesi, o da altre diocesi, denaro per recitare messe;
2° che non ha ricevuto alcun incarico o autorizzazione per effettuare alcuna opera avente il culto in oggetto.
Carcassonne, 1° febbraio 1911

Il 24 febbraio Saunière tenta per l’ultima volta il ricorso: il 28 febbraio il Vicario gli spedisce una quarta ammonizione dal tono lapidario:

Vista la lettera a noi indirizzata da M. Sauniére in data 24 febbraio 1911 manteniamo interamente e in tuto il suo tenore il monito che è stato inviato a M. B. Sauniére il 18 febbraio 1911 con tutte le conseguenze che ciò comporta.6

La strategia di Saunière è tutt’altro che ingenua: il sacerdote sa di non poter ricorrere in appello, ma prorogando continuamente i termini spera che da Roma arrivi un annullamento della condanna. La presentazione della documentazione è il secondo punto debole della sua difesa: quando il Tribunale si accorgesse del fatto che tutti gli immobili sono intestati alla governante, la condanna sarebbe confermata e definitiva, perché sarebbe la prova più schiacciante del fatto che il denaro raccolto in tanti anni non è stato speso per l’acquisto di beni ecclesiastici ma è andato ad arricchire una perpetua laica.

Il termine del 2 marzo passa senza che Saunière abbia presentato la documentazione; questa volta la proroga viene richiesta per motivi di salute: ad una lettera spedita il 6 marzo 1911 Saunière allega un certificato medico firmato dal dottor Roche di Couiza che annuncia l’impossibilità di partecipare agli esercizi spirituali comandati. Con una lettera datata 9 marzo 1911 il Vicario Gustave Cantegril accorda al sacerdote altri due mesi per l’adempimento dei suoi impegni7.

Se il Tribunale è più accondiscendente per quanto riguarda la proroga degli esercizi spirituali, il Vescovo si mostra intransigente nei confronti dell’attesa documentazione contabile: lo stesso 9 marzo Monsignor Beuvin de Beausejour gli indirizza una lettera molto dura in cui si lamenta del fatto che nessuna documentazione sia ancora stata prodotta ed elenca tre punti fermi ai quali Saunière dovrà obbedire: i documento dovranno essere presentati entro il 16 marzo indipendentemente dallo stato di salute del sacerdote; in caso di malattia, questi dovranno essere spediti8.

1. Jacques Rivière, Le fabuleux trésor de Rennes-le-Château, Bélisane, Nizza 1983, p. 199.
2. Trascritta in Rivière 1983, pp. 200-201.
3. Trascritta in Rivière 1983, pp. 201-202.
4. Trascritta in Rivière 1983, pp. 202-203.
5. La Semaine Religieuse de Carcassonne, 3.2.1911, p. 81 riprodotta in Pierre Jarnac, Histoire du Trésor de Rennes-le-Château, Bélisane, Nizza 1985, p. 225.
6. Trascritta in Rivière 1983, p. 204.
7. Trascritta in Rivière 1983, pp. 204-205.
8. Trascritta in Rivière 1983, pp. 205-206.

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19. L’ampliamento della chiesa di Santa Maria e la nuova dedica

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22. La cripta dei Signori d’Hautpoul

23. Il testamento "da leggere"

24. La morte di Marie de Négre e la fuga di Antoine Bigou

25. I restauri più urgenti e le due ispezioni

26. La nascita di Saunière e la visita di De la Bouillerie

27. Il "Secondo Impero" e la visita di Monsignor Leuillieux

28. La nuova sacrestia (1881-1883)

29. L’ispezione del Vicario Generale

30. L’arrivo di Saunière a Rennes-le-Château (1885)

31. Le elezioni legislative e l’esilio a Narbonne (1885-1886)

32. Il dono della contessa di Chambord (1886)

33. La ripavimentazione (1887)

34. La sostituzione delle vetrate (1887)

35. Il nuovo altare e il bassorilievo della Maddalena (1887)

36. Il primo ritrovamento (1887)

37. La Dalle des Chevaliers e il secondo altare (1887)

38. Il gruzzolo sotto l’altare della Vergine (1887)

39. Gli ultimi lavori prima della visita vescovile (1887)

40. La visita di monsignor Billard (1889)

41. La vecchia zia e la famiglia Dénarnaud (1889)

42. Il servizio ad Antugnac (1890)

43. Lo stratagemma degli scavi (1891)

44. La Madonna di Lourdes (1891)

45. Il pellegrinaggio a Puivert (1891)

46. La scoperta del sepolcro (1891)

47. Il secret di Saunière e il secret di Cros

48. La morte di Boulanger e i primi lavori nel cimitero (1891)

49. Il nuovo pulpito (1891)

50. Il bassorilievo all’ingresso della chiesa (1891)

51. La grotta di Lourdes (1891-1892)

52. Gli screzi con Alexandrine Marre Dénarnaud (1892)

53. I viaggi e le lettere prefirmate (1892)

54. La vendita delle messe (1892)

55. Il confessionale e la leggenda di Ignace Paris (1893)

56. L’inizio del traffico di messe (1893-1894)

57. I lavori nel giardino (1894)

58. I lavori nel cimitero (1895)

59. L’incendio nel giorno della Festa Nazionale (1895)

60. La contabilità del gennaio 1896

61. I lavori nel presbiterio (1896)

62. Il contratto con Giscard di Toulouse (1896)

63. I lavori nella chiesa e sulla piazzetta (1897)

64. Le decorazioni della chiesa (1897)

65. Il bassorilievo "Venez tous à moi" (1897)

66. Il demone e l’acquasantiera (1897)

67. La Via Crucis (1897)

68. Il fonte battesimale (1897)

69. Le statue e il GRAAL (1897)

70. La visita del vescovo Billard (1897)

71. Il calvario (1897)

72. La stanzetta segreta (1897)

73. Gli ultimi acquisti (1897-1898)

74. Un resoconto delle spese (1885-1898)

75. I conflitti con la famiglia (1897)

76. I viaggi a Lione e i presunti interessi per la fotografia (1897)

77. Il Personnat rifiutato (1899)

78. La concessione perpetua nel cimitero (1900)

79. Il grande progetto di Saunière

80. I lavori di costruzione (1899-1906)

81. La Tour Magdala

82. Villa Bethania

83. Il gruppo di lavoro

84. Un resoconto delle spese

85. I richiami di monsignor Billard (1901)

86. L’andamento economico

87. I richiami di monsignor Beuvain de Beauséjour (1903-1904)

88. La morte di Alfred Saunière (1905)

89. La legge di separazione tra Stato e Chiesa (1905)

90. La prima visita della S.E.S.A. (1905)

91. La lettera di Mathilde (1906)

92. Il primo testamento (1906)

93. Altri lavori di decorazione (1906-1908)

94. La seconda visita della S.E.S.A. (1908)

95. Il trasferimento a Coustouge e le dimissioni (1909)

96. La prima convocazione dal Vescovo (1909)

97. La nomina di don Marty e la violazione del divieto (1909)

98. Le due citazioni in tribunale (1910)

99. La condanna in contumacia e l’annullamento (1910)

100. Il questionario (1910)

101. Il memoriale (1910)

102. Il testo di difesa (1910)

103. La condanna (1910)

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