Guida storica all’enigma di Rennes-le-Château

Il demone e l’acquasantiera (1897)

Pur non essendo previsto nel contratto firmato con Giscard, all’ingresso della chiesa Saunière fa installare un gruppo scultoreo composto da un’acquasantiera sorretta da un demone alato e sovrastata da quattro angeli.

Due viste del demone

Il demone è inginocchiato sulla gamba sinistra, soggiogato dal peso dell’acquasantiera: la mano destra è chiusa a cerchio come se un tempo reggesse un bastone (forse un tridente?) oggi scomparso; la sinistra è aperta ed appoggiata al ginocchio destro. All’interno dell’ala sinistra lo scultore ha realizzato cinque graffi regolari, forse una sua particolare firma.

A sinistra: la mano chiusa a cerchio. Al centro: i cinque graffi sull’ala. A destra: la mano aperta sul ginocchio.

Sopra la vasca sono rappresentati due rettili ai lati di una decorazione circolare che riporta le due lettere "BS". Nella parte alta, quattro angeli stanno facendo il segno della croce, come si trattasse di istantanee dei quattro movimenti di cui è composto (mano sulla fronte, sul cuore, sulla spalla sinistra e sulla spalla destra).

L’acronimo BS e i due rettili

La simbologia del complesso è abbastanza trasparente. Gli elementi da cui è composto sono stati associati ai quattro elementi naturali: il diavolo alla terra, l’acquasantiera all’acqua, i rettili al fuoco1 e gli angeli all’aria. I molti che si sono scandalizzati per il simbolismo alchemico in una chiesa non tengono in considerazione il fatto che non è affatto estraneo alla tradizione cattolica, essendo la Grande Opera una metafora della trasformazione interiore.

Mario Arturo Iannaccone scrive, a proposito della simbologia alchemica: "Le prime generazioni di Gesuiti ne usarono abbondantemente nelle loro opere, soprattutto in Francia e in Boemia. Soprattutto, ripeto, tra i Gesuiti. E sia Bérenger che Alfred gravitarono attorno a centri di spiritualità gesuitica"2.

Per una curiosa coincidenza, forse intuita da Bérenger Saunière, le sue iniziali "BS" corrispondevano alle iniziali della veggente di Lourdes, Bernadette Soubirous, oltre che all’appellativo della Madonna venerata a Puivert, Vergine del Buon Soccorso. Secondo Jacques Rivière, Saunière avrebbe intuito che "mettere la sua chiesa sotto la protezione di Nostra Signora del Buon Soccorso oltre che di Maria Maddalena sarebbe stata buona cosa, da cui il sigillo B.S. che sovrasta la testa del diavolo"3.

Un secondo riferimento simbolico a Bernadette è costituito dai quattro angeli: come fa notare Iannaccone, "fanno il segno della croce nel modo insegnato a Bernadette Soubirous dalla Vergine di Lourdes, raccomandandole gesti ampi. Esattamente quelli che fanno gli angeli"4.

I quattro angeli che fanno il segno della croce

E se Lourdes è un evidente richiamo alla Francia cattolica antirepubblicana, lo è altrettanto il complesso statuario nella sua interezza: Saunière, infatti, vedeva la Repubblica come "il" diavolo per eccellenza, e rappresentandola in ginocchio sotto il segno della croce – sovrastata da una legenda chiarificatrice, "Par ce signe tu le vaincras" (con questo segno tu lo vincerai) – indicava in modo molto esplicito la vittoria della fede cristiana sull’anticlericalismo repubblicano dell’epoca; alla vigilia delle elezioni politiche che si sarebbero tenute l’anno successivo, si trattava un messaggio molto esplicito. Rivière ricorda che già durante le elezioni del 1885 Saunière avrebbe parlato in questi termini dei suoi avversari politici: "I repubblicani, ecco il Diavolo da sconfiggere che deve piegare il ginocchio sotto il peso della Religione e dei battezzati. Il segno della croce è vittorioso e con noi"5; a tutti gli effetti una ekfrasi del complesso che sarebbe stato installato solo dodici anni più tardi nella stessa chiesa!

Interessante anche l’interpretazione di Jarnac, secondo cui "la presenza del diavolo nella chiesa di Rennes è una risposta ironica indirizzata da Saunière agli abitanti del villaggio inquieti per i misteriosi lavori notturni del loro curato nel cimitero. Considerando queste ultime attività insieme alla sua improvvisa prodigalità, lo accusavano di intrattenere rapporti col diavolo e persino ’di avere molto denaro grazie a qualche incantesimo o rituale di magia nera’. […] Dunque, per rispondere a questo attentato alla sua fede, Saunière ha condannato il diavolo a reggere l’acquasantiera sotto il segno della croce. Questo significa imporre al demone il più terribile dei supplizi. L’espressione di sofferenza e di prostrazione che sono resi sui tratti della creatura sono molto impressionanti"6.

Posizione dell’acquasantiera

Sebbene il demone sia stato tendenziosamente identificato con Asmodeo, guardiano dei tesori del tempio di re Salomone, come a suggerire una simile funzione di custode di qualche segreto nascosto in chiesa, non esiste alcun elemento a sostegno di questa teoria. Altrettanto tendenziosa è la corrente di pensiero di chi riscontra nella presenza del demone un’anomalia: la figura del diavolo sotto l’acquasanta è, invece, tradizione diffusa in diverse chiese cattoliche7, con un significato simbolico forse privo di forti connotazioni politiche (come nel caso di Saunière) ma sempre esplicitamente dualistico, rappresentando la lotta tra il Bene e il Male con la sconfitta di quest’ultimo grazie all’acqua benedetta.

1. Si tratta probabilmente di basilischi: in alchimia sono simbolo del fuoco devastatore che prelude alla trasformazione dei metalli. Nell’ambito cattolico, come il demone, simboleggiano il male che solo il vero credente può affrontare e vincere col segno della croce. Se si trattasse invece di salamandre, anche queste all’epoca si trovavano spesso sugli stemmi nobiliari, come ad esempio quello dei Conti di Angoulème.
2. Francesco Garufi, Rennes-le-Château: un’inchiesta, Hera Edizioni, Roma 2004, p. 256.
3. Jacques Rivière, Le fabuleux trésor de Rennes-le-Château, Bélisane, Nizza 1983, p. 111.
4. Garufi 2004, p. 256 e Mario Arturo Iannaccone, Rennes-le-Château una decifrazione, SugarCo, Milano 2004, pp. 247-249.
5. La frase non compare sui documenti originali, ed è stata probabilmente estrapolata da Rivière 1983, p. 41.
6. Pierre Jarnac, Histoire du Trésor de Rennes-le-Château, Bélisane, Nizza 1985, p. 156.
7. Ad esempio la chiesa di Santa Lucia in Piave a Treviso o il santuario dell’isola di Barbana a Grado.

precedente successivo

News

Introduzione

Rivista

Il tesoro maledetto

Guida storica

1. Dal Neolitico all’Età del Ferro

2. Iberici, Volci Tectosagi o Rèdoni?

3. I Celti e il cromleck di Rennes-les-Bains

4. La conquista romana

5. L’enigma della tomba del Grand Romain

6. Il tempio romano di Alet-les-Bains

7. La testa del Salvatore

8. La nascita della Settimania

9. Le poche vestigia del villaggio visigoto

10. Ipotesi sulla Rhedæ visigota

11. La dinastia Merovingia

12. Vita di Dagoberto II

13. Ci fu un Sigeberto IV?

14. Dagli Arabi ai Franchi: nascita della contea del Razès

15. Fondazione della cappella di Santa Maria

16. Consacrazione della cappella di Santa Maria

17. L’attacco aragonese e la crociata contro gli Albigesi

18. La ricostruzione del castello e di una seconda chiesa

19. L’ampliamento della chiesa di Santa Maria e la nuova dedica

20. La peste e l’attacco aragonese

21. L’unione con i d’Hautpoul e le guerre di religione

22. La cripta dei Signori d’Hautpoul

23. Il testamento "da leggere"

24. La morte di Marie de Négre e la fuga di Antoine Bigou

25. I restauri più urgenti e le due ispezioni

26. La nascita di Saunière e la visita di De la Bouillerie

27. Il "Secondo Impero" e la visita di Monsignor Leuillieux

28. La nuova sacrestia (1881-1883)

29. L’ispezione del Vicario Generale

30. L’arrivo di Saunière a Rennes-le-Château (1885)

31. Le elezioni legislative e l’esilio a Narbonne (1885-1886)

32. Il dono della contessa di Chambord (1886)

33. La ripavimentazione (1887)

34. La sostituzione delle vetrate (1887)

35. Il nuovo altare e il bassorilievo della Maddalena (1887)

36. Il primo ritrovamento (1887)

37. La Dalle des Chevaliers e il secondo altare (1887)

38. Il gruzzolo sotto l’altare della Vergine (1887)

39. Gli ultimi lavori prima della visita vescovile (1887)

40. La visita di monsignor Billard (1889)

41. La vecchia zia e la famiglia Dénarnaud (1889)

42. Il servizio ad Antugnac (1890)

43. Lo stratagemma degli scavi (1891)

44. La Madonna di Lourdes (1891)

45. Il pellegrinaggio a Puivert (1891)

46. La scoperta del sepolcro (1891)

47. Il secret di Saunière e il secret di Cros

48. La morte di Boulanger e i primi lavori nel cimitero (1891)

49. Il nuovo pulpito (1891)

50. Il bassorilievo all’ingresso della chiesa (1891)

51. La grotta di Lourdes (1891-1892)

52. Gli screzi con Alexandrine Marre Dénarnaud (1892)

53. I viaggi e le lettere prefirmate (1892)

54. La vendita delle messe (1892)

55. Il confessionale e la leggenda di Ignace Paris (1893)

56. L’inizio del traffico di messe (1893-1894)

57. I lavori nel giardino (1894)

58. I lavori nel cimitero (1895)

59. L’incendio nel giorno della Festa Nazionale (1895)

60. La contabilità del gennaio 1896

61. I lavori nel presbiterio (1896)

62. Il contratto con Giscard di Toulouse (1896)

63. I lavori nella chiesa e sulla piazzetta (1897)

64. Le decorazioni della chiesa (1897)

65. Il bassorilievo "Venez tous à moi" (1897)

66. Il demone e l’acquasantiera (1897)

67. La Via Crucis (1897)

68. Il fonte battesimale (1897)

69. Le statue e il GRAAL (1897)

70. La visita del vescovo Billard (1897)

71. Il calvario (1897)

72. La stanzetta segreta (1897)

73. Gli ultimi acquisti (1897-1898)

74. Un resoconto delle spese (1885-1898)

75. I conflitti con la famiglia (1897)

76. I viaggi a Lione e i presunti interessi per la fotografia (1897)

77. Il Personnat rifiutato (1899)

78. La concessione perpetua nel cimitero (1900)

79. Il grande progetto di Saunière

80. I lavori di costruzione (1899-1906)

81. La Tour Magdala

82. Villa Bethania

83. Il gruppo di lavoro

84. Un resoconto delle spese

85. I richiami di monsignor Billard (1901)

86. L’andamento economico

87. I richiami di monsignor Beuvain de Beauséjour (1903-1904)

88. La morte di Alfred Saunière (1905)

89. La legge di separazione tra Stato e Chiesa (1905)

90. La prima visita della S.E.S.A. (1905)

91. La lettera di Mathilde (1906)

92. Il primo testamento (1906)

93. Altri lavori di decorazione (1906-1908)

94. La seconda visita della S.E.S.A. (1908)

95. Il trasferimento a Coustouge e le dimissioni (1909)

96. La prima convocazione dal Vescovo (1909)

97. La nomina di don Marty e la violazione del divieto (1909)

98. Le due citazioni in tribunale (1910)

99. La condanna in contumacia e l’annullamento (1910)

100. Il questionario (1910)

101. Il memoriale (1910)

102. Il testo di difesa (1910)

103. La condanna (1910)

104. I tentativi di ricorso (1910-1911)

105. Il resoconto contabile (1911)

106. L’analisi della Commissione Saglio (1911)

107. La richiesta di chiarimenti (1911)

108. La relazione della Commissione Saglio (1911)

109. La sentenza definitiva (1911)

110. L’ultimo testamento (1912)

111. Richieste di prestito e spese varie (1913)

112. Lo strano chiosco (1914)

113. La Prima Guerra Mondiale (1915)

114. La morte di Saunière (1917)

Museo Bérenger Saunière

Articoli

Les Contes de Mammaoca

Documentari

Conferenze

Contatti

Il materiale è distribuito con Licenza Creative Commons BY-NC-SA 4.0