Guida storica all’enigma di Rennes-le-Château

La nomina di don Marty e la violazione del divieto (1909)

Il 2 luglio 1909 viene nominato il nuovo parroco di Rennes-le-Château: si tratta di don Marty, fino ad allora parroco di Coustaussa e cappellano degli orfani di Esperaza, che d’ora in avanti si dividerà tra i due paesi, pur continuando a risiedere a Caderonne. Saunière accoglie favorevolmente la notizia, e scrive:

Ho saputo dallo stesso vicario d’Esperaza che il nuovo parroco di Rennes appena nominato verrà su in settimana, io mi propongo di invitarlo ad unirsi a voi e di accettare anche lui l’ospitalità che ho l’onore di offrirvi. Sarà mio scrupolo quello di assistere alla cerimonia che vorrete presiedere, salvo che voi vediate in questo qualche inconveniente. Mi pare un segno edificante per la parrocchia che l’anziano parroco assista all’insediamento del suo successore ed abbia nei suoi confronti un atteggiamento di deferenza e simpatia.1

Il sacerdote prende servizio presso la chiesa di Santa Maddalena il 4 luglio 1909, accompagnato personalmente dal Vicario Generale Saglio2.

Saunière, nel frattempo, continua ad abitare nel presbiterio adiacente alla chiesa e, nonostante l’impegno preso il 31 marzo, prosegue nel fitto scambio epistolare per ottenere onorari per le sue messe3. In una lettera afferma, però, il contrario:

In breve, dal momento della promessa fatta a Monsignore, non ho più richiesto [onorari per le messe], in ogni caso non ricordo d’averlo fatto, ma ho continuato a riceverne.4

Tra le lettere ricevute, alcune mostrano che – in effetti – il meccanismo di vendita messo in piedi dal sacerdote si sarebbe mantenuto a lungo anche se lui avesse smesso di fare offerte, perché tra i vari donatori si era creato un vero e proprio passaparola; la signora Le Leal, ad esempio, scrive a Saunière:

Una delle mie amiche, la signorina Marthe de la Pommeroje mi ha riferito che dite messe al costo di un franco. Vi sarei riconoscente se quanto prima voleste dire, o far dire, le messe che potete per dei defunti. Sarei felice di pagarvele sin d’ora, oppure quando le avrete dette.5

Nel frattempo, con l’aiuto di don Le Vieux e di un notaio di Chalabre, Saunière stila due contratti di vendita a favore di Marie Dénarnaud, il primo relativo a tutti i mobili e ai suppellettili di 4000 franchi6, il secondo relativo a tutti i beni immobili e ai terreni, per la somma di 12000 franchi7.

Nel corso dell’estate il sacerdote decide di andare in pellegrinaggio a Lourdes; dal 6 agosto inizia a spedire decine di lettere per annunciare agli amici la sua intenzione di partire per un pellegrinaggio nel mese di settembre8. Poiché l’ultima lettera che annuncia il viaggio è del 7 settembre, si può pensare che questo avvenga mercoledì 8 settembre, festa della Natività di Maria Vergine, o forse domenica 12 settembre, festa del Santissimo Nome di Maria; la prima lettera in cui annuncia il suo ritorno da Lourdes è datata 13 settembre 19099.

L’offerta di una messa inviata il 28 ottobre 1909 all’ospedale Saint Joseph di Parigi gli è fatale: per scrupolo, la superiora dell’ospedale si rivolge al Vescovo di Carcassonne per chiedergli il permesso di inviare pagamenti a Bérenger Saunière. Immediatamente il Vicario Generale H. Rodière contatta il parroco di Rennes per intimargli di interrompere le richieste non espressamente autorizzate, scrivendogli una lettera il 18 dicembre 1909:

Vescovo di Carcassonne, 18 dicembre 1909
Signor curato Saunière,
la superiora dell’ospedale Saint Joseph, rue Pierre-Larousse 7, Parigi, ha scritto al Vescovo per chiedergli l’autorizzazione ad inviarvi degli onorari per le Messe ai defunti. Voi potete sicuramente immaginare la risposta che il Monsignore ha dato alla superiora: "Guardatevi da spedizioni di quella natura perché noi non abbiamo nessuna fiducia nel modo in cui questo prete maneggia i soldi delle messe, in quanto egli dice di averli per altre vie."
Monsignore il Vescovo constata con dispiacere che continuate a richiedere onorari per le messe al di fuori della vostra diocesi. E questo nonostante la vostra promessa che non ne avreste più richieste se non con la sua intercessione personale.
Ecco il modo in cui mantenete la vostra promessa.
Sua Grandezza [il Vescovo] si chiede se la sua coscienza, non lui, gli farà prendere le misure efficaci per interrompere un comportamento così deplorevole.
Vi porgo i miei più sinceri saluti.
H. Rodière

Saunière si difende dalle accuse negando di aver mai inviato richieste all’ospedale parigino, ma Rodière conferma le accuse in una lettera datata 22 dicembre 1909:

Carcassonne, 22 dicembre 1909
Signor curato Saunière,
voi affermate di non aver più richiesto onorari per le messe alla superiora dell’ospedale Saint Joseph di Parigi dopo la promessa che avete fatto a Monsignor il Vescovo. Ecco invece che cosa ci scrive la su citata in data 28 ottobre: "Mentre era ancora il parroco di Rennes-le-Château, il signor curato Saunière mi scrisse, pur senza conoscermi (avrà avuto il mio recapito da qualcuno) per chiedermi se potevo procurargli qualche onorario per le messe… Mi ha riscritto di recente, affermando di essersi ormai ritirato, di vivere comunque nella sua vecchia parrocchia e di avere ancora il diritto di acquistare le messe che io gli avessi spedito. Dal momento che non lo conosco personalmente, vi sarei grata se poteste dirmi se posso, in coscienza, inviargli onorari per le messe."
Ecco dunque due affermazioni chiaramente in contraddizione l’una con l’altra.
Il Vescovo vi sarà riconoscente se vorrete spiegargli quale delle due è conforme a verità.
Vogliate ricevere, signor curato Saunière, i miei saluti più sinceri.
H. Rodiére (vicario generale)

In una lettera in risposta all’accusa, Saunière nega:

Probabilmente ho dovuto rispondere a quella lettera spiegando che non ero più il parroco di Rennes-le-Château, ma nonostante questo, pur in pensione, potevo continuare come in passato – e per semplicità – a recitare le messe che mi avesse richiesto.10

Nonostante le tensioni con il vescovado, Saunière non rinuncia ad un tenore di vita molto alto; le ricevute di quel periodo dimostrano il consumo di molte bottiglie di vini pregiati, liquori e rhum acquistati alla casa Alexandre Saltré e alla Sabatier di Carcassonne. Dello stesso periodo sono alcuni ordini di vasi e preziose suppellettili, tra cui un ricco servizio di 122 pezzi di ceramiche presso la casa Couturier di Tolosa per un totale di 912,40 franchi. Alcuni acquisti vengono effettuati a nome di Marie Dénarnaud; tra questi, una fattura attesta l’acquisto di vari abiti per 770,50 franchi.

Il 16 febbraio 1910 una lettera della casa Faraco di Carcassonne ci rivela che è proprio in questi giorni che Saunière intraprende i lavori di decorazione di una minuscola cappella privata adiacente a Villa Bethania, sotto una veranda.11

La gestione del denaro da parte del sacerdote è bizzarra; sebbene continui ad acquistare vini, fiori, cartoline ed album classificatori per la sua collezione, si dimostra meno sollecito nel saldare alcuni vecchi debiti contratti con Elie Bot, che in una lettera gli chiede 105 franchi per chiudere il conto di alcuni lavori effettuati nei due anni precedenti.

1. Claire Corbu, Antoine Captier, L’héritage de l’Abbé Saunière, Bélisane, Nizza 1995, p. 167 e Gérard Tappa, Claude Boumendil, Claire Corbu, Antoine Captier, L’Incroyable destin de l’abbé Saunière, Le Procès 1909-1910, Belisane, Nizza 1994, p. 29.
2. Pierre Jarnac, Histoire du Trésor de Rennes-le-Château, Bélisane, Nizza 1985, p. 199. La prima sua firma sui registri parrocchiali è del 19 settembre 1909, dove si legge "Abbé Marty, curé de Rennes-le-Château".
3. Lo dimostrano le moltissime lettere registrate sui suoi quaderni della corrispondenza.
4. Corbu/Captier 1995, p. 183.
5. Corbu/Captier 1995, p. 166.
6. Tappa/Boumendil 1994, p. 33.
7. Tappa/Boumendil 1994, p. 34-35, trascritta in Christian Doumergue, Bérenger Saunière, prêtre libre à Rennes-le-Château, C. Lacour, Nimes 2000, p. 218.
8. Correspondance de Bérenger Saunière (1896-1915), dal 6 agosto al 7 settembre.
9. Carnet 2004, 13 settembre 1909.
10. Corbu/Captier 1995, p. 183.
11. Corbu/Captier 1985, p. 221.

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15. Fondazione della cappella di Santa Maria

16. Consacrazione della cappella di Santa Maria

17. L’attacco aragonese e la crociata contro gli Albigesi

18. La ricostruzione del castello e di una seconda chiesa

19. L’ampliamento della chiesa di Santa Maria e la nuova dedica

20. La peste e l’attacco aragonese

21. L’unione con i d’Hautpoul e le guerre di religione

22. La cripta dei Signori d’Hautpoul

23. Il testamento "da leggere"

24. La morte di Marie de Négre e la fuga di Antoine Bigou

25. I restauri più urgenti e le due ispezioni

26. La nascita di Saunière e la visita di De la Bouillerie

27. Il "Secondo Impero" e la visita di Monsignor Leuillieux

28. La nuova sacrestia (1881-1883)

29. L’ispezione del Vicario Generale

30. L’arrivo di Saunière a Rennes-le-Château (1885)

31. Le elezioni legislative e l’esilio a Narbonne (1885-1886)

32. Il dono della contessa di Chambord (1886)

33. La ripavimentazione (1887)

34. La sostituzione delle vetrate (1887)

35. Il nuovo altare e il bassorilievo della Maddalena (1887)

36. Il primo ritrovamento (1887)

37. La Dalle des Chevaliers e il secondo altare (1887)

38. Il gruzzolo sotto l’altare della Vergine (1887)

39. Gli ultimi lavori prima della visita vescovile (1887)

40. La visita di monsignor Billard (1889)

41. La vecchia zia e la famiglia Dénarnaud (1889)

42. Il servizio ad Antugnac (1890)

43. Lo stratagemma degli scavi (1891)

44. La Madonna di Lourdes (1891)

45. Il pellegrinaggio a Puivert (1891)

46. La scoperta del sepolcro (1891)

47. Il secret di Saunière e il secret di Cros

48. La morte di Boulanger e i primi lavori nel cimitero (1891)

49. Il nuovo pulpito (1891)

50. Il bassorilievo all’ingresso della chiesa (1891)

51. La grotta di Lourdes (1891-1892)

52. Gli screzi con Alexandrine Marre Dénarnaud (1892)

53. I viaggi e le lettere prefirmate (1892)

54. La vendita delle messe (1892)

55. Il confessionale e la leggenda di Ignace Paris (1893)

56. L’inizio del traffico di messe (1893-1894)

57. I lavori nel giardino (1894)

58. I lavori nel cimitero (1895)

59. L’incendio nel giorno della Festa Nazionale (1895)

60. La contabilità del gennaio 1896

61. I lavori nel presbiterio (1896)

62. Il contratto con Giscard di Toulouse (1896)

63. I lavori nella chiesa e sulla piazzetta (1897)

64. Le decorazioni della chiesa (1897)

65. Il bassorilievo "Venez tous à moi" (1897)

66. Il demone e l’acquasantiera (1897)

67. La Via Crucis (1897)

68. Il fonte battesimale (1897)

69. Le statue e il GRAAL (1897)

70. La visita del vescovo Billard (1897)

71. Il calvario (1897)

72. La stanzetta segreta (1897)

73. Gli ultimi acquisti (1897-1898)

74. Un resoconto delle spese (1885-1898)

75. I conflitti con la famiglia (1897)

76. I viaggi a Lione e i presunti interessi per la fotografia (1897)

77. Il Personnat rifiutato (1899)

78. La concessione perpetua nel cimitero (1900)

79. Il grande progetto di Saunière

80. I lavori di costruzione (1899-1906)

81. La Tour Magdala

82. Villa Bethania

83. Il gruppo di lavoro

84. Un resoconto delle spese

85. I richiami di monsignor Billard (1901)

86. L’andamento economico

87. I richiami di monsignor Beuvain de Beauséjour (1903-1904)

88. La morte di Alfred Saunière (1905)

89. La legge di separazione tra Stato e Chiesa (1905)

90. La prima visita della S.E.S.A. (1905)

91. La lettera di Mathilde (1906)

92. Il primo testamento (1906)

93. Altri lavori di decorazione (1906-1908)

94. La seconda visita della S.E.S.A. (1908)

95. Il trasferimento a Coustouge e le dimissioni (1909)

96. La prima convocazione dal Vescovo (1909)

97. La nomina di don Marty e la violazione del divieto (1909)

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99. La condanna in contumacia e l’annullamento (1910)

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